“Cos’è il tempo per me.”

di Claudio Lucchesi

Fino a qualche anno fa, nel corso della mia adolescenza e della mia giovinezza, il tempo per me scorreva lento, adesso vola via come un fulmine. Quando si passano i trent’anni, il tempo scivola velocissimo.
Se dovessi dire che volto ha il tempo, direi che è la nostra compagnia invisibile con il suo viso severo, ma allo stesso tempo protettivo, di un padre affettuoso. Il tempo è qualcosa che ci segue, ci accompagna anche se non lo vediamo, un’entità incorporea che è con noi e che spesso percepiamo solo come passare di attimi, ore, giorni, mesi, stagioni, anni. Il tempo scandisce la nostra vita, è come un amico invisibile che ci ricorda, con la sua voce calda, che stiamo invecchiando e ci invita ad essere più saggi. Non ci sono solo le clessidre moderne, vale a dire l’orologio ed il calendario, c’è anche la percezione del tempo dentro di noi che, a seconda di come lo passiamo, scorre più velocemente o risulta immobile. E’ la nostra vita con i suoi alti ed i suoi bassi a scandire il tempo. Nei momenti
belli lo vorremo fermare, in quelli brutti far volare via, ma non possiamo.
Ha la sua scansione e dobbiamo accettarla.
Questo è per me il passare del tempo.

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“Cos’è il tempo per me.”

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