“La stellina Natalina”

di Franca Chiappetta

Stella non riusciva a brillare come al solito. Aveva le vertigini e non poteva stare dietro alle altre, tutte affaccendate per il grande evento. Quella notte avrebbero dovuto brillare tantissimo, perché sarebbe nato il Bambino Gesù e nel cielo era stata organizzata una grande festa. Si sarebbero riunite tutte, per creare un enorme anello luminoso intorno alla Terra. Lei, però, non ce la faceva proprio a stare dietro ai preparativi, si sentiva goffa e impacciata con quel pancione e sapeva che, da un momento all’altro, avrebbe avuto un altro pensiero a cui badare. Era lenta nel muoversi e si era messa in coda, per non intralciare il lavoro delle compagne.

Che spettacolo!

Il luccichio delle stelle si alternava, dalle più piccole alle più grandi, e la luna sorrideva indossando il suo abito migliore, un lungo vestito argentato con mantello e corona in testa, pronta a dirigere l’orchestra.

Stella aveva portato con sé uno scialle di seta dorato e morbido, per trovarsi pronta nel momento tanto atteso. Le campane iniziarono a suonare e le stelle ondeggiavano in una danza mai vista prima, gli Angeli cantavano e l’aria profumava d’incenso.

Stella cercò un luogo appartato e mentre tutti celebravano la nascita di Gesù Bambino, lei festeggiava la nascita della sua piccola Natalina. Tanta fu la commozione. Iniziarono a scivolarle dal viso copiose lacrime di gioia, soffici come neve che, volteggiando, imbiancavano l’aria. La piccola Natalina era avvolta nello scialle, tra le braccia della mamma, protetta dal forte bagliore stellare e naturalmente dal freddo della notte.

Quando, improvvisamente, scivolò dalla stoffa troppo liscia e Stella non fece in tempo a trattenerla. Natalina cominciò a precipitare lasciando una scia luminosa e, roteando tra scintille dorate, cadde proprio sulla capanna del Bambino Gesù. Mamma Stella la raggiunse in un batter d’occhio e la scena, che si trovò davanti, fu sorprendente. Il piccolo Bambin Gesù, guardando incantato Natalina, sorrideva al luccichio della stellina e con le sue manine cercava di afferrarla.

Si respirava un’atmosfera magica. Tanta era la gente che andava a salutare Gesù, chi portava un dono, chi suonava, chi ballava e cantava. Mamma Stella, che fino a quel momento si era sentita inutile, capì che avrebbe recuperato il lavoro perso svolgendo un compito ancora più bello. Con la sua piccola Natalina poteva fare luce da vicino a Gesù Bambino, rendendo speciale quella notte tanto attesa da tutti. I loro raggi splendevano come il sole e la traccia lasciata da Natalina faceva da guida ai viandanti, che venivano da lontano.

Nel frattempo, anche le altre stelle si unirono a loro, creando un unico nastro luminoso, che legava il Cielo alla Terra.

Stella prese lo scialle e lo posò delicatamente sul Bambinello, che si addormentò dolcemente, tra gli sguardi di tutti e le carezze della mamma Maria e del papà Giuseppe.

Fu una notte meravigliosa, indimenticabile, e da allora ogni anno a Natale, se stiamo con il naso all’insù, potremo vedere la scia luminosa che ci condurrà alla capanna di Gesù.

***

Torna alla Silloge #RaccontiDiNATALE – Seconda Edizione – Anno 2021 per leggere altre opere ed altri autori.

La stellina Natalina – Franca Chiappetta – (#RaccontiDiNATALE – Seconda Edizione)
“La stellina Natalina”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *