Speranza di pace

Con il breve racconto di Laura Ghisetti, cogliamo ancora una volta l’occasione per augurarvi una Serena Pasqua, sempre nella speranza di un futuro migliore e non più costellato dalle guerre.

Erano ormai soli, si guardarono intorno: tutto era stato distrutto, in un attimo, neanche il tempo di capire.

Un cane, un gatto, un coniglio, null’altro nella masseria alle porte di Mariupol’ dove, fino a poco prima, vivevano felici.

Fecero un giro nel cortile. Ivan il loro generoso padrone giaceva a terra.

Il cane si avvicinò e gli leccò il viso, sperando di vederlo riaprire gli occhi ma niente, immobile fissava un punto lontano nel cielo.

Sentirono un debolissimo rumore, qualcosa si stava rompendo là in fondo, nel pollaio.

Incuriositi si avvicinarono a della paglia. Guardarono meglio: c’era un uovo che, lentamente, si stava aprendo. Restarono immobili, stupiti, incapaci di qualunque gesto, a guardare la vita che sbocciava, tra le bombe, nel grigio più terribile e desolante.

Il pulcino, liberatosi del guscio, vide accanto a sé un tenero naso umido che lo annusava curioso. Pensò: “Deve essere la mamma!” E si strinse al muso del cane con una dolcezza struggente.

Il fragore di un missile, caduto nelle vicinanze, li fece sobbalzare. Il cane, con grande cautela prese il pulcino con la bocca e insieme agli altri si diresse verso la strada, per lasciarsi dietro quell’orrore. Camminarono e camminarono e camminarono… quasi da non reggersi più in piedi dalla stanchezza, quando incontrarono un gruppo di uomini altrettanto affaticati e seduti in un prato. Erano grossi, barbuti, armati di fucile ma li chiamarono con dolcezza, offrendo loro un po’ di cibo.

“Forza, unitevi a noi!” Dissero rivolgendosi agli animali.

Il cane, il pulcino, il gatto ed il coniglio si fidarono di quelle inaspettate parole.

Gli uomini grandi e grossi presero in braccio i tre esserini non più impauriti. Uno di loro si mise il pulcino in tasca: lui si sentì protetto, al sicuro in quel posticino morbido e caldo che profumava di cioccolata.

Insieme ed in silenzio ripresero il cammino verso un futuro che prospettava una speranza di vita migliore.

***

“Che la PACE torni a regnare e a conquistare i cuori di quegli umani che, perdendosi nei labirinti delle oscure malvagità dell’anima, hanno dimenticato di percorrere il cammino che porta alla fratellanza e all’amore per ogni essere vivente.”
Danil

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Speranza di pace – Laura Ghisetti – Lettera32 Il Blog

Speranza di pace
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Un pensiero su “Speranza di pace

  • Aprile 17, 2022 alle 3:55 pm
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    Grazie ancora per aver scelto il mio piccolissimo racconto

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