di Rosita Matera
Uomo senza volto
con le mani chiuse a coppa
a raccogliere il Tutto
è il Tempo,
ha il passo indistinto,
misurabile a stento.
Ha visioni negli occhi,
tra verità e chimere,
e nelle tasche orologi
che si sciolgono in terra.
È cieco, non può guardare
quel che nessuno può indovinare,
ma trattiene nella pupilla
la persistenza della memoria,
mare d’immagini e di ricordi
in cui ciascuno nuota a gran bracciate
cercando la mano del vento,
tu chiamalo destino oppure sorte.
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“La persistenza della memoria”