Il romanzo che celebra la Pasqua di Tolstoj
Resurrezione è l’ultimo e, secondo molti critici, il più grande romanzo di Lev Tolstoj, scritto tra il 1889 e il 1899. Si tratta di una storia di redenzione individuale e collettiva, ispirata da un fatto di cronaca e da un evento autobiografico. In questo articolo vedremo come la Pasqua, la festività cristiana che celebra la risurrezione di Gesù Cristo dopo la sua morte sulla croce, sia un simbolo profondo del messaggio di Tolstoj.
La Pasqua come passaggio dalla morte alla vita
Per i cristiani, la Pasqua è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo. Secondo la tradizione cristiana, la risurrezione di Gesù dimostra il potere di Dio sulla morte, garantendo così la vita eterna per coloro che credono in Lui. La Pasqua è anche un simbolo di speranza e rinascita.
Nel romanzo Resurrezione, Tolstoj esplora il tema della redenzione come passaggio dalla sofferenza alla gioia, dalla disillusione alla fede, dalla solitudine alla comunione. Il protagonista, Nechljudov, ricco principe che ha vissuto una vita lussuosa e vacua fino al 1881, anno della sua conversione spirituale, deve affrontare le proprie colpe e le proprie ferite, ma anche accogliere l’amore e la misericordia degli altri. La Pasqua rappresenta quindi per Tolstoj un momento di trasformazione personale e sociale.
La Pasqua come espressione dell’arte
La Pasqua non solo ha un significato religioso, ma anche artistico. Per Tolstoj, l’arte è una forma di comunicazione con l’infinito e con se stessi. Nella sua opera più celebre, Guerra e pace, Tolstoj ha creato una saga universale che esprime i valori della pace, della libertà e della giustizia. Anche in Resurrezione, Tolstoj usa il linguaggio letterario per esplorare le profondità dell’anima umana e per trasmettere un messaggio universale.
In conclusione, Resurrezione è un romanzo che celebra la Pasqua non solo come una festività religiosa, ma anche come una sfida spirituale e creativa. È una testimonianza della visione di Tolstoj del mondo e della vita.