Chi era Salvatore Quasimodo?
Salvatore Quasimodo, nato a Modica il 20 agosto 1901 e morto a Napoli il 14 giugno 1968, è stato un poeta e traduttore italiano, esponente di rilievo dell’ermetismo. Ha contribuito alla traduzione di vari componimenti dell’età classica, tra cui opere liriche greche, ma anche di opere teatrali di Molière e William Shakespeare. È stato vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959. Tra le sue opere più note ci sono “Acque e terre” (1930), “Oboe sommerso” (1932), “Il falso e il vero verde” (1956) e “La vita non è sogno” (1960).
La poesia “Natale” di Quasimodo
La poesia “Natale” di Quasimodo è una riflessione sulla pace e l’armonia rappresentate dal presepe, contrapposte al disagio dell’umanità nel vivere in armonia e in pace con gli altri. Nonostante l’armonia del presepe, Quasimodo osserva che “non v’è pace nel cuore dell’uomo”.
Testo della poesia
Natale
Salvatore Quasimodo
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
La poesia “Il presepe” di Quasimodo
Anche nella poesia “Il presepe”, Quasimodo osserva il presepe come simbolo di pace e armonia. Tuttavia, sottolinea ancora una volta il contrasto tra la pace del presepe e la realtà della vita umana, caratterizzata da conflitti e violenza.
Testo della poesia
Il presepe
Salvatore Quasimodo
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
L’importanza di “Natale” e “Il presepe” nel contesto della poesia di Quasimodo
Lo stile poetico di Quasimodo si distingue per un linguaggio scarno e diretto, e per un ritmo frammentato e incalzante, che trasmette il senso di angoscia e di solitudine del poeta. Queste caratteristiche si riscontrano in modo evidente nelle poesie “Natale” e “Il presepe”, in cui Quasimodo esprime il suo anelito a una vita più serena e armoniosa, che non sia segnata dalle violenze e dalle sofferenze della guerra.
Conclusioni
Salvatore Quasimodo, uno dei poeti più influenti del XX secolo in Italia, è noto per il suo stile poetico unico, evidente nelle sue poesie “Natale” e “Il presepe”. Queste opere, caratterizzate da un linguaggio puro e un ritmo interrotto, sono state scritte durante la Prima Guerra Mondiale. Esprimono il desiderio di Quasimodo di cercare conforto e serenità nella familiarità della casa, lontano dalle orribili realtà della guerra.
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Napoli è una città del sud Italia, capoluogo della regione Campania e della città metropolitana di Napoli. È famosa per la sua storia, la sua cultura, la sua arte, la sua gastronomia, la sua musica e il suo folklore. Tra le sue attrazioni ci sono il centro storico, patrimonio dell’umanità UNESCO, il Duomo, il Castel Nuovo, il Maschio Angioino, il Teatro San Carlo, il Museo Archeologico Nazionale e le isole di Capri, Ischia e Procida.
Il mercato di Natale è una tradizione tipica dei paesi europei, che consiste in una serie di bancarelle che vendono prodotti artigianali, dolci, decorazioni e regali natalizi. A Napoli, il mercato di Natale più famoso è quello di San Gregorio Armeno, dove si possono ammirare e acquistare i presepi e i pastori, realizzati con grande maestria dai maestri artigiani. Il mercato di San Gregorio Armeno è aperto tutto l’anno, ma in occasione del Natale si arricchisce di colori, luci e profumi.
Immagine liberamente interpretata e creata, che può non corrispondere correttamente al personaggio trattato nell’articolo.
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