San & Valentino

di Delia Giordano

Quella mattina di febbraio il piccolo borgo si era svegliato sotto mezzo metro di neve.

VALENTINO, vanga alla mano, si dette da fare per spalare la neve davanti alla porta. Quel giorno doveva essere perfetto. SAN sarebbe arrivata da lì a poco. Aveva già messo a cuocere il PANE e l’odore si era diffuso per tutta la casa. Lei amava il pane appena sfornato.

Mentre affondava la vanga nella neve fresca i suoi pensieri correvano a ritroso. Il dolore riaffiorò violento alla bocca dello stomaco. Chiuse gli occhi per un attimo e fu sbalzato indietro di anni. Si rivide ai piedi di quelle due bare, con gli occhi persi nel vuoto. Sentì la sua vita precipitata in quell’unica tomba che, fredda, accoglieva sua moglie e suo figlio. Era bastato un attimo e tutto era finito. La valanga che li aveva travolti non li aveva risparmiati, mentre lui era stato sbalzato lontano.

Non si era mai perdonato di essere vivo. Però era rimasto su quelle montagne, che aveva tanto amato e poi odiato. Le aveva sfidate tante e tante volte. E sempre le aveva vinte. E mai avrebbe creduto di poter tornare alla vita.

Ma si sa, la realtà spesso supera la FANTASIA.

E così era stato, quando SAN, arrivata proprio come una valanga, era entrata nella sua vita e con pazienza era riuscita a sciogliere il ghiaccio che copriva il suo cuore.

E così, giorno dopo giorno, l’AMORE era sbocciato e Valentino, finalmente, aveva perdonato sé stesso e le montagne.

***

Se vuoi leggere altri componimenti relativi a questa Silloge, clicca sul link: San & Valentino (Storia d’amore e paradossi) – San Valentino 14 febbraio 2022

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