di Rita Giovanna Cavicchi
Tanto, tanto tempo fa, in una casetta in mezzo al bosco, viveva un’anziana signora. Il suo nome era Fana. Da sempre viveva sola con le sue pecorelle e alcuni animali da cortile. Amava anche coltivare piante da frutto e ortaggi. Il suo passatempo preferito era filare la lana delle pecore e confezionare ai ferri delle coperte per riscaldarsi nel periodo invernale.
Fana non curava molto il suo aspetto ed era alquanto trasandata. Tutti la ritenevano una vecchia molto bizzarra e stravagante, ma nessuno era a conoscenza che lei sapeva anche volare e, la notte, si allenava volteggiando nel cielo con la sua malridotta scopa.
Spesso, quando qualche abitante del villaggio andava nel bosco e sentiva dei rumori, commentava ridacchiando: “Beh… è Fana!” E, dillo una volta e dillo due volte, cominciarono semplicemente a chiamarla “Befana”.
Ma Fana, anzi Befana, scrollava le spalle e continuava a fare quello che più le piaceva.
Sapeva che al villaggio abitavano tanti bambini, che non avevano neppure le calze per scaldarsi i piedini. Così cominciò a lavorare a maglia tante belle e colorate calze, le riempì di cose raccolte dal suo orto, qualche marmellata e, perché fossero ben piene, aggiunse anche un po’ di carbone del suo camino.
Prese le calze e le attaccò ai rami più bassi degli alberi per renderle facilmente raggiungibili dai bambini.
Indescrivibile fu la sorpresa e la felicità di tutti i piccoli del villaggio, che finalmente avevano i calzini per scaldarsi e pure qualcosa di dolce da mangiare. Befana, vedendo i piccoli così lieti, decise allora di preparare di nuovo una bella sorpresa per loro. Ma come fare? Doveva ancora filare la lana, lavorare a maglia le calze…Improvvisamente ebbe un’idea!!! Perché non portarle a tutti i bambini del mondo una volta l’anno? Avrebbe avuto tutto il tempo di fare tantissime calze! Così decise di scegliere il giorno del suo compleanno, che era il 6 Gennaio, per portare nottetempo le calzette ripiene di cose buone e, naturalmente, con un po’ di carbone. Da allora la Befana si ricorda di tutti i bambini e porta, di nascosto, dolcetti, cioccolato e qualche dono.
Non è mai stata “Miss bellezza”, ma è di una carineria infinita e, qualche volta, anche magica: chi saprebbe volare a cavallo di una scopa con il suo coraggio e la sua abilità?

Fantastica Giovanna Cavicchi!!!!
Grazie davvero di cuore Luana!!!